venerdì 27 novembre 2009

Giornate per Vittorino: ricordo e soggiorni scolastici.

Di Vittorino de' Rambaldoni, nella sua città, Feltre, c'è la statua eretta di fronte a quella dello stampatore Panfilo Castaldi.
Insieme, rappresentano le figure più importanti di un Rinascimento che ha portato il primo alla Corte dei Gonzaga di Mantova, il secondo nella Milano degli Sforza.

Per Panfilo Castaldi (vedi blog http://www.panfilocastaldi.blogspot.com/) si sono tenute, nella seconda metà degli Anni Novanta, alcune celebrazioni a cura di operatori e associazioni private. Negli stessi termini si vuole procedere, a garanzia della fattibilità delle iniziative, nella primavera del 2010, con una settimana che, annualmente, vorrebbe ricordare la figura del grande educatore attivo tra la fine del Trecento e la prima parte del Quattrocento.
Informazione, incontri, visite alla città storica e ai luoghi presumibilmente frequentati da Vittorino.


In collaborazione con operatori dell'accoglienza, alberghi, hotel, ristoranti, Asslib -  Associazione Libero Commercio, Turismo, Spettacolo sottolinea e celebra così lo storico concittadino che aprì la Scuola ai poveri e tracciò la strada per il Diritto allo Studio.



Riproduzioni: copertina del volume a cura di Nella Giannetto, Olschki Editore, 1981. Pagina di Una Guida per Feltre, pubblicazione a cura di Lele Taborgna, 1993.

"Vittorino da Feltre: data di nascita incerta, secondo i più 1378, "più propriamente" 1371 (Sabbadini). È a Padova studente nella facoltà delle arti a diciotto anni (1396). Nel 1405 Padova è incorporata a Venezia. Nel 1407 insegna latino a Padova Gasparino Barzizza. Vittorino, studente, si fa nello stesso tempo magister puerorum, e qui vive, studia e insegna per un ventennio. Nel 1415 (trentasette anni), Vittorino è a Venezia. L'anno dopo Quintiliano è scoperto a San Gallo, da Poggio; nel 1422 tutto il De Oratore, a Lodi. In quell'anno Vittorino succede a Gasparino nell'insegnamento del latino allo studio di Padova, al quale rinuncia per la dissolutezza studentesca.
Nel 1423 - Vittorino ha quarantacinque anni - il marchese Gianfranco Gonzaga - dopo aver invitato il Guarino, che non può accettare perchè insegnante a Verona - su segnalazione di un patrizio veneto, probabilmente di Giovanni Correr, padre di Gregorio scolaro poi di Vittorino, lo chiama a Mantova, dove resterà nella Giocosa per ventidue anni (o ventisette a seconda delle due date proposte per la nascita), fino alla morte del 1446, in età di sessantotto anni (settantatre se la nascita è nel 1373)".
(Tratto da Aldo Agazzi, Vittorino e la sua scuola, a cura di Nella Giannetto, Olschi Editore, 1981.)

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